I nuovi Stanlio e Ollio del Labour hanno un piano per vincere le elezioni

Ecco perché non reintrodurranno il tetto ai bonus dei banchieri. Ha detto Rachel Reeves, il possibile futura ministra delle finanze

Stanlio e Ollio

Quattordici anni di guerre intestine. Un’opposizione ridicola che ha permesso ai conservatori di rimanere per tre lustri al governo, nonostante gli immani disastri combinati. Un Paese devastato, con 14 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà. Tra cui 4,4 milioni di bambini. I continui cambi di maggioranza, la Brexit e altre amenità. Ma adesso, finalmente, il Labour Party britannico ha trovato un’idea geniale per tornare al potere. Annunciare che non vuole reintrodurre il tetto ai bonus della City. E presentarsi così come un partito più a destra degli stessi conservatori!

Aiutare banchieri, finanzieri e speculatori. L’idea non deve essere così stupida, si devono essere detti il leader labourista Keir Starmer e il cancelliere ombra (nel Regno Unito il cancelliere è il ministro delle finanze, ndr) Rachel Reeves. Perché in effetti quando loro erano bambini i loro idoli Tony Blair e Gordon Brown, ovvero gli Stanlio e Ollio del labourismo britannico, vinsero le elezioni e rimasero al potere proprio con politiche di destra. Hai visto mai che ci riescano pure loro.

E chi se ne frega se nel frattempo Blair e Brown hanno invaso Paesi falsificando prove, distrutto la sanità pubblica, il welfare, la scuola e preparato la strada a quattordici anni di disastri conservatori. Stanlio e Ollio sono stati al potere! Questo è quello che conta per una sinistra moderna e al passo coi tempi. Il potere, con ogni mezzo necessario. Anche e soprattutto con i mezzi della destra. D’altronde ce l’hanno ripetuto mille volte anche da noi i vari Renzi, D’Alema, Letta e compagnia cantante. E infatti adesso guardate chi abbiamo al governo.

E così Starmer e Reeves hanno deciso. Alle prossime elezioni, che saranno con tutta probabilità in autunno, si presenteranno come un partito di destra. Starmer da primo ministro ombra si è armato, e ha fatto partire il Paese per tutte le guerre che ci sono per il mondo. Mentre Reeves – che James Corbyn definì troppo a destra per un partito di destra, e che per tutta risposta si disse soddisfatta di aver visto il suo segretario perdere le elezioni a favore dei conservatori – ha detto chiaramente che il Labour sarà il partito della City, della finanza e del business.

E ha annunciato che quando sarà ministra delle Finanze, appunto, non ripristinerà il tetto ai bonus. Introdotto nel pieno della crisi finanziaria del 2008, il tetto era già di per sé abbastanza ridicolo: si limitava a impedire che banchieri e supermanager ricevessero bonus più alti del 200% del loro stipendio. Ma nel 2022 la conservatrice Liz Truss, nei suoi deliranti cinquanta giorni al governo in cui aveva promesso di risollevare il Paese con tagli per oltre 40 miliardi di sterline alle tasse dei più ricchi, lo aveva abolito.

E i labouristi non hanno nessuna intenzione di reintrodurlo, annuncia Rachel Reeves. Perché come Liz Truss anche lei, in nome della teoria neoliberale della trickle down economy, è profondamente convinta che più i ricchi diventano ricchi, più i poveri saranno felici. Magari non qui, magari nel regno dei cieli. Ma prima o poi saranno felici anche loro. Per adesso è importante che siano felici i ricchi, i banchieri e i manager della City. E forse saranno felici anche gli oltre quattro milioni di bambini britannici che vivono sono la soglia di povertà. Non avranno da mangiare, ma avranno di nuovo Stanlio e Ollio al governo. Sai che risate!