Questo articolo è stato pubblicato oltre 11 anni fa e potrebbe contenere dati o informazioni relative a fonti/reference dell'epoca, che nel corso degli anni potrebbero essere state riviste/corrette/aggiornate.

Barclays abbandona la speculazione sul cibo? Sì, però…

Barclays Bank ha lasciato intendere che sta considerando di tirarsi fuori della speculazione alimentare a causa di un “rischio di reputazione”. Il World Development Movement ...

Barclays Bank ha lasciato intendere che sta considerando di tirarsi fuori della speculazione alimentare a causa di un “rischio di reputazione”. Il World Development Movement sta facendo appello alla banca perché si impegni a porre fine alla sua partecipazione nei mercati delle materie prime e sta esortando il ministro per le finanze britannico George Osborne a sostenere a livello europeo regole severe per frenare la speculazione.
Rich Ricci, direttore generale della divisione Corporate e investimento di Barclays, ha detto alla Commissione parlamentare del Regno Unito sulle norme bancarie: “Se ho deciso di abbandonare il trading di prodotti agricoli non è per via della regolamentazione. È perché non sta socialmente bene con la maggior parte dei nostri clienti”, secondo il giornale FT.
Barclays è il più grande operatore del Regno Unito nei mercati delle materie prime alimentari, con una resa di circa 500 milioni di sterline derivate dalla speculazione sui prezzi alimentari nel 2010 e 2011.
Deborah Doane, direttrice del World Development Movement, ha commentato:

Barclays sembra fare affidamento sulla forza di polizia esercitata dall’opinione pubblica che dice che la speculazione sui prezzi degli alimenti è sbagliata, piuttosto che riconoscere la propria responsabilità morale. Questo è il motivo per cui è essenziale che una stretta regolamentazione sia introdotta. La speculazione alimentare ha conseguenze devastanti, e George Osborne e i suoi colleghi ministri delle finanze europei devono prendere l’iniziativa di un suo contenimento. In caso contrario, non appena i riflettori dei media si sposteranno, Barclays potrà tranquillamente dimenticare le sue belle parole e riprendere l’attività come al solito.

La speculazione finanziaria sulle materie prime alimenta picchi drammatici nei prezzi dei prodotti alimentari, rendendo il cibo irraggiungibile per i più poveri del mondo. Una legislazione per limitare la speculazione è in discussione sui tavoli dell’Unione Europea e i ministri delle finanze dovrebbero votare sulle proposte a inizio 2013.
La campagna del World Development Movement punta anche a sensibilizzare i cittadini sui disastri provocati dalla speculazione sulle materie prime alimentari. Per farlo, alcuni finti agenti di Barclays hanno fermato passanti per convincerli di quanto potrebbero guadagnare speculando sul cibo, perché «tutto sommato non è speculazione, è solo scommettere un po’ sulla fame altrui…»